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Protesta civile contro il monumento che falsifica la Storia

L'opera scultorea in memoria dell'occupazione tedesca è stata eretta fra l'8 aprile e il 20 luglio 2014 in seguito a una disposizione governativa, e con l'elusione del dibattito nella società civile. Le figure principali sono state collocate di notte, in segreto, e il monumento non è mai stato né consegnato né inaugurato ufficialmente. Il titolo originale - L'occupazione tedesca dell'Ungheria, 19 marzo 1944 - si legge nella parte destra. Al centro del monumento troviamo l'arcangelo Gabriele con le braccia spalancate con il globo crucigero in mano, più in alto vediamo l'aquila imperiale all'attacco, come simbolo della Germania. Nell'intento dei committenti (l'attuale governo guidato da Viktor Orbán) e dello scultore, Gabriele simboleggia la non colpevolezza dell'Ungheria nella seconda guerra mondiale.

Fatto storico è che l'Ungheria per prima in Europa ha introdotto leggi liberticide via via più gravi, a partire dal governatorato di Miklós Horthy, ovvero dagli anni '20, e successivamente ha partecipato come alleata della Germania nazista e delle potenze centrali alla seconda guerra mondiale.

Il 19 marzo 1944 l'esercito tedesco ha potuto occupare l'Ungheria senza incontrare resistenza. L'apparato dello Stato ungherese ha continuato a operare e ha organizzato efficacemente, superando persino le ambizioni tedesche, quelle deportazioni che hanno causato la morte di circa seicentomila persone. La scritta, peraltro modificata, in cima al monumento che le definisce "vittime dell'occupazione tedesca" non corrisponde al vero, in quanto nega la collaborazione ungherese.

Il monumento è il tentativo dell'attuale governo (e del suo partito di maggioranza, Fidesz) di falsificare la Storia e di minimizzare il ruolo dell'Ungheria nell'Olocausto. Le modalità dell'installazione e il messaggio menzognero trasmesso testimoniano l'arroganza del governo e della sua avidità di potere senza confronti.

La protesta dei cittadini contro la falsificazione della Storia è iniziata nel gennaio del 2014 ed è tuttora in corso. I gruppi di dimostranti agiscono da cittadini ungheresi ed europei di pensiero responsabile e promuovono il dibattito civile allo scopo di affrontare il passato senza indugio, apertamente, e chiedono la rimozione del monumento negazionista da piazza Szabadság.